L’On. Fabio Porta partecipa al sessantesimo anniversario del Patronato Ital-Uil

“Il patronato come presidio fondamentale a difesa dei diritti dei nostri concittadini; la crisi dello Stato sociale richiede un rafforzamento della rete degli uffici in Italia e nel mondo”

L’On. Fabio Porta, parlamentare eletto nella Circoscrizione Estero-Ripartizione America Meridionale, ha partecipato alla cerimonia dei sessanta anni dell’Ital-Uil, organizzata presso l’auditorium dell’Ara Pacis a Roma.

“Con la mia presenza a questa cerimonia voglio esprimere al Presidente dell’Ital-Uil Gilberto De Santis e a tutti i dirigenti, operatori e collaboratori del patronato, il mio personale ringraziamento per il lavoro svolto insieme e porgere gli auguri per un anniversario che testimonia la vitalità di questa organizzazione”.

“Dei sessanta anni di Ital ne ho condiviso direttamente almeno venticinque: un’esperienza unica che, a Roma come in Sudamerica, mi ha permesso di conoscere a fondo le problematiche dell’emigrazione e dell’immigrazione; tematiche che mi consentono oggi di esprimere e rappresentare in Parlamento questioni affrontate e vissute in prima persona grazie al contatto diretto dell’Ital-Uil con migliaia di persone”.

“L’attuale crisi dello Stato sociale in Europa, a causa della grave situazione economica, come anche la progressiva riduzione della rete di servizi consolari a favore dei nostri connazionali che vivono all’estero, costituiscono di per sé due motivi sufficienti a giustificare e sostenere un rilancio ed un rafforzamento dell’azione del patronato”.

“All’estero le recenti e perduranti difficoltà dei pensionati (basti pensare alle enormi difficoltà e ai disagi causati dall’operazione “accertamento dell’esistenza in vita” da parte dell’Inps) hanno messo in luce il fondamentale e insostituibile ruolo dei patronati; ruolo che andrebbe rafforzato in virtù della convenzione con il Ministero degli Esteri prevista dalla legge 152/2001 e mai sottoscritta, con pesanti conseguenze sul piano della definizione di migliori e più capillari servizi a favore dei milioni di italiani che vivono in tutto il mondo”.

“Più patronato, quindi, e non meno patronato! Rispondiamo così a chi vuole continuare a delegittimare e a depotenziare tutte quelle reti di partecipazione democratica e tutela dei diritti che hanno svolto nel corso di tanti anni un lavoro encomiabile e prezioso per mantenere vivo e forte il legame tra l’Italia e gli italiani, ovunque essi si trovano a vivere e a lavorare”

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