
Il ‘plan Condor’ era proprio questo: una terribile strategia, coordinata e sistematica (con complicità della CIA americana) per la repressione degli oppositori e la persecuzione di tutti i movimenti democratici.” “E furono in tanti, anche tra i figli e i nipoti degli italiani che erano emigrati in quei Paesi, le vittime di quel periodo di orrore. Per questi motivi – secondo il Sen. Porta – il processo sui crimini del Piano Condor ha una valenza storica”, non nascondendo con una punta di orgoglio “come non soltanto lo Stato italiano ma anche il Partito Democratico e le organizzazioni sindacali italiane CGIL-CISL-UIL si costituirono parte civile nel processo”.
“Non solo – aggiunge il parlamentare eletto in Sudamerica – proprio grazie ai rapporti del nostro partito e alla nostra rete all’estero fu possibile la costituzione parte civile di un’organizzazione politica straniera, il “Frente Amplo” dell’Uruguay.” “Tutti questi fatti – secondo Porta – devono spingere il PD a rafforzare i suoi rapporti con la società civile e politica del continente latino-americano, anche in ragione della grandissima presenza delle nostre collettività.” “NUNCA MAS !”: è questo per Fabio Porta il più grande insegnamento di quel processo, oggi più che mai “in un mondo dove autocrature, dittature e democrature mettono a rischio sempre più spesso il pieno rispetto dei diritti umani e il diritto alla autodeterminazione dei popoli.”
Il Senatore Porta ha quindi concluso inviando un saluto e l’augurio di buon lavoro al Presidente del Cile Boric “che proprio oggi si insedia ufficialmente dopo la grande vittoria di qualche mese fa: per la prima volta un Presidente cileno è nato dopo il colpo di Stato del 1973, un grande segnale di speranza per tutti i democratici nel mondo!”