Brogli elettorali, un gruppo di cittadini italiani residenti all’estero scrive al capo dello Stato
On. Sergio Mattarella
Palazzo del Quirinale
00187 Roma
Signor Presidente,
siamo un gruppo articolato ed eterogeneo di cittadini di diversa estrazione sociale ed appartenenza politica, che si riconoscono in maniera assoluta e trasversale nei valori e nelle regole della nostra Costituzione.
Viviamo ormai da qualche anno e segnatamente in questi ultimi giorni uno stato d’animo tormentato a causa della vicenda dei brogli elettorali avvenuti nel 2018 in Argentina e che hanno portato il 2 dicembre scorso alla destituzione del Senatore Adriano Cario, eletto nella circoscrizione estero dell’America meridionale.
Pur accogliendo con grande soddisfazione tale peraltro doverosa decisione,
ci appelliamo a Lei e al Suo ruolo di Garante della Costituzione affinché sia fatta piena giustizia nella tutt’ora inconclusa vicenda, mettendo fine ad ogni tentativo di abuso e delegittimazione del voto.
Ci permettiamo dunque di segnalarLe alcuni dei punti più critici e meno conosciuti della questione.
Signor Presidente, Le chiediamo di dare voce alle nostre voci, impedendo il consumarsi di una vergognosa manipolazione della realtà dei fatti che si tradurrebbe in un enorme “vulnus” per la giustizia e la democrazia.
Le riassumiamo brevemente la nostra richiesta.
Dall’ Ordine del giorno approvato il 2 dicembre scorso dall’aula di Palazzo Madama, che ha determinato la destituzione del Senatore Cario, si evince chiaramente che almeno l’ 86% delle preferenze ricevute nel 2018 dal destituito è frutto di gravissimi e numerosissimi brogli.
Bisogna immediatamente dedurne che almeno l’86% dei voti della lista di appartenenza del suddetto Senatore (USEI – Unione Sudamericana Emigrati Italiani) debbano essere annullati.
Non é infatti pensabile di scindere le due cose senza corredare con un inaccettabile vizio logico, prima ancora che giuridico e politico, la imminente decisione della Giunta per le elezioni del Senato della Repubblica riguardante l’assegnazione del seggio senatoriale rimasto vacante..
Una volta effettuato lo scorporo di tali voti truffaldini, infatti, il risultato finale del voto del 2018 nella suddetta Circoscrizione elettorale vedrebbe lo schieramento
dell ‘USEI nettamente al di sotto della lista del PD.
Ne consegue che il seggio andrebbe assegnato, in base alla legge, al candidato più votato di quest’ultimo partito.
Sarebbe infatti assurdo, oltre che contro la legge elettorale, assegnare un seggio senza l’annullamento dei voti del Senatore decaduto e quelli di un partito che si é beneficiato di voti falsi e manipolati sui quali esistono perizie che dimostrano che tale broglio é stato altresì compiuto anche nel voto per la Camera dei Deputati.
Certi del Suo altissimo rigore istituzionale, della Sua saggezza e della Sua comprensione, confidiamo in un Suo autorevolissimo intervento che impedisca una legittimazione (se non addirittura un incoraggiamento) dei brogli elettorali.
Nel frattempo, Le auguriamo buon lavoro e, unitamente ai più sinceri auguri per le ormai prossime feste di fine d’anno, Le porgiamo i nostri più deferenti saluti.
Elenco dei firmatari dell’appello al presidente della Repubblica
Rosario Grenci, ex Funzionario del Ministero degli Affari Esteri, Segretario del Circolo PD Primo Maggio (Argentina)
Silvana Mangione Vice Presidente Consiglio Generale degl’italiani all’estero
Loris Zanatta, ordinario di storia dell’America latina presso l’università di Bologna
Renata Bueno, ex deputata
Alfredo Lazzeretti, Rettore Universita’ Mar del Plata (Argentina);
Salvatore Milanese, imprenditore (Brasile)
Marcello Battistig, Responsabile PD in Olanda
Giuseppe Petrucci, sociologo
Roma
seguono altre firme…….