
Nel corso del dibattito parlamentare, l’on. Fabio Porta (PD-IDP) ha sottolineato la necessità di criteri più equi per il calcolo del contributo, chiedendo che l’importo non sia uniforme ma proporzionato al reddito e al potere d’acquisto del Paese di residenza. Una richiesta particolarmente sentita nelle comunità italiane dell’America meridionale, dove le condizioni economiche sono spesso molto diverse da quelle nordamericani ed europee.
Questi principi, proposti da Porta nell’emendamento poi respinto dal Governo, sono stati tuttavia ripresi e integrati nell’ordine del giorno 9/1042-A/3, successivamente accolto dall’Aula. L’odg impegna l’Esecutivo a valutare, nei futuri provvedimenti legislativi e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, una riduzione progressiva del contributo richiesto agli italiani AIRE extra UE ed extra EFTA, in coerenza con i principi costituzionali di equità, universalità e solidarietà. Un orientamento politico che riporta al centro del confronto parlamentare la necessità di tenere conto delle differenti condizioni economiche dei connazionali nel mondo.
“Prendiamo questa approvazione come un segnale utile per mantenere alta l’attenzione – ha dichiarato Porta – e per fare in modo che la proposta di legge ampli davvero i diritti dei nostri connazionali senza compromettere l’esistente. Continueremo a batterci perché il contributo sia proporzionato e sostenibile per tutti.”
Fonte: Ufficio Stampa On. Fabio Porta