Gli italiani nel mondo non possono continuare ad essere esclusi dalle politiche di welfare dello Stato italiano; l’impegno in Parlamento su assegno di solidarietà, recupero degli indebiti, pagamento delle pensioni e ratifica degli accordi di sicurezza sociale.
Roma, 25 novembre 2009
Nel corso dell’audizione dei rappresentanti dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, che hanno illustrato al Comitato Permanente per gli Italiani all’Estero della Camera dei Deputati la piattaforma di proposte e rivendicazioni che sarà presentata e discussa in tutto il mondo il prossimo 10 dicembre, è intervenuto il Vice Presidente del Comitato Fabio Porta:
Ecco di seguito una sintesi del suo intervento:
“Gli italiani all’estero sono grati all’impegno concreto di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil che con concrete iniziative di solidarietà e assistenza, e non soltanto con rivendicazioni e proposte politiche, difendono gli interessi dei nostri anziani nel mondo e mantengono vivo il legame del nostro Paese con l’estero”.
“I sindacati dei pensionati hanno posto oggi un problema politico che voglio rilanciare: non è possibile che l’Italia escluda dalle proprie politiche sociali un universo di quasi dieci milioni di persone: mi riferisco tanto agli italiani all’estero quanto agli stranieri che vivono in Italia, che questo governo ha tenuto fuori da tutti i suoi interventi di carattere socio-assistenziale”.
“L’istituzione dell’assegno di solidarietà, che abbiamo ripresentato in questa legislatura, sarebbe un grande segnale di giustizia sociale soprattutto rispetto agli italiani indigenti del Sudamerica, dove vive la fascia più povera della popolazione anziana residente all’estero”.
“La scarsa sensibilità rispetto ai problemi dei nostri pensionati all’estero è stata confermata dalla convenzione Inps per il pagamento delle pensioni all’estero, che in Paesi come l’Argentina o il Cile ad esempio è stata affidata a istituti di credito non adeguati a tale delicato incarico: propongo in questo senso, al fine di evitare simili errori, un’audizione urgente in questa sede dei dirigenti dell’Inps”.
“Sulla questione degli indebiti pensionistici all’estero, opportunamente posta dai rappresentanti dei sindacati, presenteremo nei prossimi giorni un emendamento bipartisan a firma di tutti i parlamentari eletti all’estero chiedendo una sanatoria per gli indebiti non causati dal dolo dell’interessato; qualora non fosse approvato presenteremo una legge specifica, che probabilmente andrebbe completata da un’altra specifica norma che dovrebbe obbligare l’Inps a realizzare annualmente la campagna RED, cosa che eviterebbe il ripetersi di tali situazioni.”
“Sulla ratifica degli accordi bilaterali di sicurezza sociale con Canada e Cile in particolare, ricordo che insieme all’On. Bucchino ho presentato numerose interrogazioni sulla materia oltre ad avere scritto ai Ministri competenti; ci accingiamo anche a presentare uno specifico Ordine del Giorno e stiamo lavorando per sollecitare l’Inps a rivedere la quantificazione dei costi di tali accordi, che sicuramente non sono così onerosi come è stato sostenuto dalla nostra pubblica amministrazione”.