“BRASILE OGGI: UN PAESE CHE SFIDA LA CRISI”: A GENOVA L’ON. PORTA E IL SEN. POLLASTRI INTERVENGONO AL SEMINARIO DELLA FONDAZIONE CASA AMERICA

Al dibattito sono intervenuti il Presidente della Provincia, Repetto, oltre a numerosi imprenditori ed operatori sociali, italiani e brasiliani, della Liguria e del nord Italia.

Roma, 27 luglio 2010

Ad un mese di distanza dalla visita del Presidente del Consiglio italiano a San Paolo e in vista delle iniziative previste per l’anno dell’Italia in Brasile, il Presidente della Fondazione “Casa America” Roberto Speciale, ha promosso una conferenza-dibattito sul Paese sudamericano.

All’iniziativa ha partecipato un folto pubblico composto prevalentemente da imprenditori e operatori economici, ma anche rappresentanti di Ong e dell’associazionismo.

Presenti anche i rappresentanti consolari del Brasile e del Perù a Genova; è anche intervenuto il Presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto.

Dopo l’intervento introduttivo del Presidente della Fondazione “Casa America”, il Sen. Pollastri ha svolto una relazione – nella sua qualità di Presidente della Camera di Commercio italo-brasiliana di San Paolo – sulla situazione attuale e sulle prospettive future dell’economia brasiliana anche in relazione all’interscambio con l’Italia.

E’ stata quindi la volta dell’On. Porta, che si è soffermato sul ruolo strategico della collettività italiana residente in Brasile.

“La presenza di una comunità di trenta milioni di italo-discendenti costituisce un’opportunità unica oltre che un vantaggio competitivo evidente per il nostro Paese – ha esordito il parlamentare eletto in America Meridionale. Un’opportunità che andrebbe valorizzata con politiche specifiche e non mortificata con il depotenziamento della rete consolare, lo svuotamento della “task-force” sulla cittadinanza o il progressivo azzeramento degli interventi in campo assistenziale o culturale”.

“Sembra quasi – si è chiesto sorpreso il deputato – che l’Italia continui a vedere un Paese come il Brasile e la nostra grande collettività che lì risiede come un peso e non come una straordinaria opportunità: non si spiegano altrimenti le difficoltà ancora irrisolte in materia di smaltimento dei processi di cittadinanza per gli italiani del Brasile o le timide politiche – se comparate con quelle di altri Paesi europei – in campo commerciale e culturale; basti pensare – ha specificato l’On. Porta – alle difficoltà degli istituti italiani di cultura, alla diminuzione dei fondi per gli enti gestori dei corsi di lingua italiana, ma anche ai tagli al sistema delle camere di commercio o – infine – agli irrisori fondi che sarebbero destinati all’anno dell’Italia in Brasile previsto per il 2011”.

“Forse dovremmo chiederci – conclude il Vice Presidente del Comitato per gli italiani all’estero – se sono ancora il Brasile e gli italo-brasiliani ad avere bisogno dell’Italia o se non siamo già di fronte alla situazione contraria; spero che l’intero “Sistema Italia” riesca a dare in tempi brevi una risposta a questo interrogativo, prima che sia tardi e che altri colgano le opportunità disperse dal nostro Paese”.

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