…e si dimentica di mantenere le promesse sue e di Berlusconi agli italiani nel mondo !
Roma, 26 gennaio 2011
Il Senatore Esteban Caselli, Coordinatore del PDL nel Mondo continua a parlare e ad occuparsi di tutto e di tutti, fuorché dei problemi degli italiani nel mondo.
Invece di rispondere a chi, come il Responsabile del PD per gli italiani all’estero Eugenio Marino, gli chiedeva pochi giorni fa dove e quando troverà i dieci milioni promessi (per conto di Berlusconi) a dicembre per l’assistenza agli italiani nel mondo (che si sommano ai quarantasette che – ve lo ricordate? – promise nel 2009, quando lanciò la sua candidatura a Presidente dell’Argentina) l’ineffabile ‘Senador’ se la prende “nientepopòdimenoche” con il Cardinale Tarcisio Bertone, numero due del Vaticano, reo di avere mancato di rispetto alle “regole internazionali e alla tradizionale prudenza della diplomazia vaticana…compromettendo la parola del santo Padre e della Chiesa nel suo complesso” solo perché ha prudentemente e legittimamente espresso la preoccupazione della Santa Sede rispetto agli scandali che in questi giorni colpiscono il Presidente del Consiglio italiano richiamando tutta la classe politica ad una maggiore moralità.
Dobbiamo ammettere che in materia di “ingerenza e interferenza” il Senatore è uno specialista, essendo passato tranquillamente dallo status di Ambasciatore argentino presso la Santa Sede a quello di Senatore della Repubblica italiana, e quindi a quello di candidato (Ex?) a Presidente della Repubblica argentina.
Non abbiamo letto ancora il commento del Senatore Caselli sulle parole, ancora più severe, pronunciate ieri dal Presidente della CEI Cardinale Bagnasco (parole che, sia detto per inciso, ci riguardano tutti!); siamo comunque sicuri che, dopo aver censurato la Curia e l’episcopato argentino – nella sua ultima nota diffusa a mezzo stampa – il cattolicissimo Senador non mancherà di scagliare i suoi strali contro i vescovi italiani (su suggerimento magari di Giovanni Paolo II che, come è noto, è solito comparire in sogno al “votatissimo” parlamentare italo-argentino).