Comitato diritti umani della Camera: l’On. Porta (PD) interviene all’audizione della presidente delle “Madres de Plaza de Mayo”

Il Comitato ha reso omaggio a Marta Ocampo e Vera Vigevani ed ha affrontato il tema della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione internazionale sulla sparizione delle persone

L’On. Fabio Porta, parlamentare del Partito Democratico eletto in America Meridionale, ha incontrato la Presidente delle “Madres de Plaza de Mayo”, Marta Ocampo, presso l’Ambasciata argentina a Roma, dove la storica associazione ha ricevuto un commosso omaggio da parte dell’Ambasciatore in Italia, Torcuato Di Tella.

Nel corso della successiva audizione presso il Comitato Diritti Umani della Camera dei Deputati, il deputato ha voluto “rendere un omaggio pubblico alle ‘madres’ ed alle ‘abuelas’ di Plaza de Mayo, per l’impegno instancabile e la testimonianza incessante nella difesa dei diritti umani e nella lotta per la memoria e la giustizia”.

“Un ringraziamento – ha aggiunto l’On. Porta – che dobbiamo estendere anche al governo argentino, che ha fatto di questa battaglia per la verità e la giustizia una delle proprie principali bandiere nonché una vera e propria linea di governo”.

“Questo Parlamento – ha sottolineato il parlamentare democratico – ha seguito intensamente nel corso di questa legislatura le giuste rivendicazioni delle “Madres de Plaza de Mayo”, anche grazie all’impegno del Comitato per i diritti umani; sono stato io – ha evidenziato il deputato – il primo firmatario dell’interrogazione parlamentare che ha successivamente consentito la consegna dei primi archivi degli anni della dittadura da parte del Ministero degli Esteri italiano alle autorità ed alla giustizia argentina.”

“Il prossimo impegno – ha concluso l’On. Porta – sarà la ratifica da parte del Parlamento italiano della Convenzione dell’ONU sulla sparizione forzata delle persone; impegno che prendiamo anche a nome del prossimo Parlamento, convinti che tutte le forze politiche italiane ispirate agli autentici principi democratici non potranno esimersi da tale grande responsabilità”.

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