Nella città brasiliana il parlamentare ha ricevuto la cittadinanza onoraria ed è poi intervenuto al seminario internazionale sull’emigrazione italiana in Brasile.
Roma, 3 novembre 2009
“Per la collettività italiana in Brasile è giunto il momento dell’unione e della partecipazione!”: lo ha detto l’On. Fabio Porta, unico parlamentare italiano residente in Brasile, nel corso della cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria e durante il suo intervento al seminario sull’emigrazione italiana in Brasile.
Alla cerimonia ufficiale, organizzata presso la Camera Municipale dove l’On. Porta ha ricevuto la cittadinanza onoraria dalle mani della consigliere comunale Maria Lucia Scarpelli, erano presenti il Console Generale Bryan Bolasco, il Consigliere del Cgie Mario Araldi, la Presidente del Comites Silvia Alciati e il Presidente dell’Acibra (la Federazione delle Associazioni Italiane dello Stato di Minas Gerais) Anisio Ciscotto.
“In Brasile vivono oltre trentacinque milioni di italo-discendenti, la maggiore comunità di oriundi italiani al mondo – ha dichiarato il deputato – una collettività grande in quantità ma soprattutto in qualità, grazie alla positiva integrazione dei figli e nipoti degli emigranti che qui iniziarono ad arrivare oltre un secolo fa e che oggi occupano posizioni dominanti nel mondo della cultura e dell’economia, dello sport e delle istituzioni”.
“L’unità del ‘sistema Italia’ – aggiunge l’On. Porta – deve mirare ad un pieno e adeguato riconoscimento del valore di questa collettività da parte delle istituzioni italiane, che non sempre hanno garantito a questa comunità lo spazio che le spettava in ragione delle sue dimensioni e delle sue caratteristiche specifiche”.
Anche per questi motivi è stata recentemente costituita l’associazione “Italia-Brasile”, che avrà lo scopo di rafforzare nei due Paesi l’immagine e la conoscenza reciproca, con il dichiarato intento di superare antichi e recenti pregiudizi e di rafforzare i legami istituzionali, culturali, sociali ed economici tra due Paesi così fortemente segnati dalla compenetrazione tra i rispettivi popoli e culture.
In questo senso, ha concluso il parlamentare eletto in Sudamerica, “le commemorazioni del 2011 per i centocinquanta anni di unità d’Italia, che in Brasile coincideranno con le celebrazioni dell’anno dell’Italia in Brasile, saranno una opportunità unica per consolidare tale impegno politico e culturale, che per avere successo dovrà contare sul coinvolgimento reale di tutta la comunità attraverso le sue tantissime entità e le mille iniziative che già esistenti sul territorio”.