Fabio Porta, presidente del Comitato per gli Italiani nel Mondo della Camera: ampia disamina con i rappresentanti della FUSIE sull’editoria in italiano all’estero

Nel Comitato per gli italiani nel mondo della Camera, che ho l’onore di presiedere, si è svolta l’audizione dei rappresentanti della Federazione della stampa per gli italiani all’estero (FUSIE), in opportuna coincidenza con il lavoro di definizione della legge di riforma dell’editoria, in questo momento in via di definizione presso la commissione Cultura della Camera.

Nella mia introduzione all’incontro ho richiamato le novità che la proposta di legge introduce, con l’istituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione e la ridefinizione del sostegno pubblico all’editoria. Per quanto riguarda la stampa italiana all’estero, ho sottolineato che l’emendamento da me presentato assieme agli altri colleghi del PD eletti all’estero, approvato dalla commissione, ridefinisce in modo preciso l’estensione dell’applicazione della legge, includendo anche tutti i casi riguardanti gli italiani all’estero.

Poiché si tratta di una legge delega, sarà opportuno verificare che il Governo, nell’esercizio di questa sua prerogativa, tenga veramente conto, come il testo afferma, delle peculiari condizioni in cui le attività di informazione all’estero si svolgono calibrando nel modo più opportuno i criteri applicativi. Un approfondimento particolare meritano le questioni legate alle testate online, ammesse ai finanziamenti, e al sostegno alle radio e tv in italiano, non contemplate nella legge, per le quali sarà necessario avviare un confronto di merito.

I rappresentanti della FUSIE, Giangi Cretti e Giuseppe Della Noce, hanno fatto un’utile presentazione dell’impegno profuso dalla loro organizzazione nella tutela dei giornali in italiano rivolti agli italiani all’estero e Del sistema di sostegno necessario per la loro pubblicazione; essi, inoltre, hanno sottolineato l’esigenza di specificare con chiarezza, nell’ambito del Fondo da istituire, quali e quante siano le risorse da destinare alla stampa italiana all’estero in una prospettiva pluriennale. I rappresentanti FUSIE hanno convenuto sull’opportunità di verificare, anche su un piano strettamente tecnico, gli aspetti relativi alle testate web e hanno raccomandato la massima attenzione nella verifica dei contenuti dei decreti attuativi.

Nel dibattito sono intervenuti i colleghi Marco Fedi, che ha ricordato l’incisiva funzione dell’informazione in italiano nella costituzione della comunità italiana nel mondo e la necessità di non fermarsi alla legge, ma di verificare puntualmente i contenuti dei decreti delegati; Gianni Farina, che ha raccomandato di accettare la sfida dei tempi, con un occhio rivolto anche alla nuova emigrazione, procedendo ad un serio rinnovamento di contenuti, strumenti e modalità informative; Francesca La Marca che ha richiamato a titolo esemplificativo la situazione de “Il Corriere Canadese” e ha insisto per rivolgere una particolare attenzione alle radio e alle televisioni in italiano; Laura Garavini che ha sottolineato l’importanza strategica che la stampa italiana riveste per la coesione delle nostre comunità e la proiezione dell’Italia nel mondo.

Nella replica ho assicurato il mio particolare impegno e quello dei colleghi nel seguire l’ulteriore percorso della legge e, soprattutto, i contenuti dei decreti delegati, dando anche appuntamento agli operatori a ulteriori momenti di confronto e di approfondimento.

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