Giravolta del Senato: Adriano Cario decade e i brogli elettorali vengono puniti

Dopo la decisione della Giunta per le elezioni, che aveva convalidato il posto al senatore del Gruppo Misto, abbiamo raccolto la reazione del danneggiato Porta

di La Voce di New York

Adriano Cario - Twitter
Adriano Cario – Twitter

Dopo la sorprendente decisione della Giunta per le elezioni, che aveva confermato il posto di Adriano Cario nonostante le prove schiaccianti dei brogli avvenuti durante le elezioni politiche del 2018, altrettanto a sorpresa il Senato ha ribaltato il suo giudizio, facendo decadere definitivamente il senatore del Gruppo Misto.

“Il voto dell’Aula – ha annunciato ufficialmente la presidente del Senato Elisabetta Casellati – ha confermato la decadenza di Adriano Cario e sono dell’avviso che la Giunta prenda il tempo necessario, in altra seduta, per stabilire chi dovrà succedere. In casi come questo ci può essere qualche complicazione che quest’Aula non può risolvere, perché non è di sua competenza, ma competenza esclusiva della Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari”.

Se Fabio Porta, vittima dei brogli di Cario ed ex parlamentare tra le fila del Partito Democratico, prenderà il suo posto o meno, verrà deciso presumibilmente giovedì 9 dicembre. La Giunta infatti, riunitasi per oltre mezz’ora, non è arrivata ad alcuna decisione.

Fabio Porta
Fabio Porta

“Il mandato che ci è stato dato dall’aula non è chiaro – ha fatto sapere il presidente della Giunta Maurizio Gasparri – abbiamo bisogno di approfondire se dobbiamo operare con serietà e rigore”.

Fabio Porta, che dalle elezioni del 2018 porta avanti una battaglia per ottenere ciò che lecitamente gli spetta, ha assistito alla giravolta del Senato con sollievo, dichiarando che “la decadenza di Cario è stato il risultato di oltre tre anni di lotta politica e giudiziaria per ristabilire la verità dei fatti e restituire agli elettori del Sudamerica il loro legittimo rappresentante in Parlamento. Un risultato storico, che ho appreso con profonda commozione perchè consapevole del valore che tale decisione avrebbe avuto sul futuro del rapporto tra l’Italia e i suoi connazionali all’estero. I brogli sono stati individuati e sanzionati e chi ne ha tratto beneficio espulso dalla casa della democrazia e degli italiani. Era questo il successo che aspettavo da anni, e ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto e incoraggiato in questa lunga e difficile lotta che ancora non è finita”.

Appuntamento dunque a giovedì, quando forse verrà scritta la parola fine a questa surreale vicenda politica.

Fonte: lavocedinewyork.com

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