I 300 euro per le domande di cittadinanza all’estero saranno destinati ai Consolati per ridurre le attese e migliorare i servizi ai cittadini

Roma, 22 novembre 2016 – Ufficio Stampa On. Fabio Porta

 “Importante risultato frutto di due anni di lavoro tra Governo Parlamento, Partito e Rappresentanti della collettività all’estero”, secondo Fabio Porta (PD)

La Commissione Bilancio ha approvato l’emendamento presentato in Commissione Esteri dal Presidente del Comitato italiani nel mondo Fabio Porta, che prevede la destinazione di un terzo dei proventi dei 300 euro delle domande di cittadinanza ai consolati percettori.

“Si tratta di un risultato importantissimo –  ha dichiarato l’On. Porta – che per la prima volta in maniera chiara e diretta destina ai servizi consolari le somme versate dagli stessi connazionali all’estero e dai nostri italo-discendenti”

“Una conferma della grande attenzione con la quale il governo di Matteo Renzi segue la realtà degli italiani all’estero – continua Porta – e al tempo stesso il risultato di un lavoro corale che da mesi ha impegnato i deputati eletti all’estero, il gruppo del Partito Democratico alla in Commissione Esteri e alla Camera, il Ministro Gentiloni e il Sottosegretario Amendola”.

“Il grazie degli italiani all’estero anche alla Ministra per le Riforme Costituzionali Maria Elena Boschi, che nel corso dei suoi recenti incontri con le nostre comunità all’estero ha dimostrato attenzione e sensibilità a questo tema – continua Porta –  e al Responsabile italiani nel mondo del PD Eugenio Marino che ha fatto di questa giusta rivendicazione una campagna mondiale”.

“Quando quattro mesi fa consegnai a Rio de Janeiro insieme al Segretario del PD Brasile Andrea Lanzi la petizione popolare al Presidente del Consiglio Matteo Renzi – conclude il Presidente del Comitato – non avevo dubbi sulla serietà e l’impegno del nostro Premier: oggi tutti gli italiani nel mondo hanno avuto la conferma che quando si lavora seriamente e con passione i risultati arrivano e che – soprattutto – noi italiani nel mondo possiamo essere davvero e non solo a parole una risorsa, a dispetto di chi predicava l’inutilità di questo nostro impegno!”.

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