Il Governo risponde all’interrogazione sull’emergenza in Venezuela presentata dall’On. Porta

Roma, 9 giugno 2016 – Ufficio Stampa On. Fabio Porta

Sicurezza, pensioni ed emergenza sanitaria al centro delle richieste del deputato che da mesi si batte per risposte urgenti e concrete alle preoccupazioni avanzate dai connazionali in merito alla drammatica situazione del Paese

Il Governo, tramite il Sottosegretario Vincenzo Amendola, ha risposta alla mia interrogazione in commissione sulla situazione di seria emergenza in cui la nostra comunità vive in Venezuela, una situazione drammaticamente evidenziata dall’assassinio del funzionario consolare Mauro Monciatti.

Nell’interrogazione avevo sottolineato l’esigenza di misure volte a fronteggiare i problemi di sicurezza e l’urgenza di arrivare al più presto alla fornitura di medicinali da destinare ai casi improcrastinabili, nonché la necessità di ripristinare per i nostri pensionati un cambio di valuta capace di salvaguardare in concreto gli assegni di natura assistenziale, oggi travolti dagli elevati livelli di inflazione.

La risposta del Sottosegretario ha toccato i tre temi da me sollevati, come ognuno può constatare leggendo il testo qui allegato. In particolare, il Maeci ha detto di avere rafforzato le misure di sicurezza relative alle strutture e al personale italiani e di avere esteso il monitoraggio anche a quanti si trovano per attività di impresa e per lavoro in territorio venezuelano. Il costante dialogo con i rappresentanti della nostra comunità, poi, dovrebbe consentire di seguire costantemente la situazione dei nostri connazionali.

Per quanto riguarda le medicine, il Governo ha affermato di trovarsi di fronte ad una dichiarazione del Ministro della salute del Venezuela che allo stato non ravvisa una situazione di emergenza. Continuerà, tuttavia, l’impegno dei nostri rappresentanti diplomatici per concordare concrete forme di collaborazione.

Sulla questione delle pensioni, infine, il Sottosegretario ha confermato l’orientamento favorevole dei Ministeri degli esteri e del lavoro, oltre che dello stesso INPS, ad una soluzione come quella da me richiesta da tempo e insistentemente. Si tratta, ora, di unire e moltiplicare gli sforzi affinché il Ministero dell’economia e finanze si convinca a rimuovere l’ultimo e più alto ostacolo, che è sempre quello di ordine finanziario.

Nella mia replica ho ripreso e rilanciato l’idea, affacciata dallo stesso Amendola, che sulla situazione della nostra comunità in Venezuela in commissione esteri e nel Governo vi sia al più presto un momento di confronto approfondito e risolutivo in ordine alle soluzioni da adottare. In secondo luogo, ho comunicato di avere ricevuto dai nostri rappresentanti comunitari una petizione di oltre 3.000 firme di nostri pensionati che chiedono di modificare il tasso di cambio per gli assegni assistenziali. Assieme alla Presidenza della Camera stiamo valutando le forme più adeguate per la trasmissione della petizione ai ministeri competenti, affinché la voce dei nostri connazionali in Venezuela, e in particolare di quelli più esposti come sono gli anziani, arrivi direttamente ai responsabili delle decisioni.

Ho potuto registrare, infine, anche dai presenti in commissione di diverso orientamento, un’attenzione e una maggiore convinzione in ordine alla necessità di intervenire presto e concretamente. Per quanto mi riguarda, continuerò a considerare la situazione come un’assoluta priorità per gli impegni dei prossimi mesi”.

Risposta Interrogazione On. PORTA su situazione in Venezuela

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