ISTITUTO ITALO-LATINOAMERICANO (IILA): UNA INTERROGAZIONE DELL’ON. PORTA (PD) AL MINISTRO DEGLI ESTERI CHIEDE LA CONFERMA E IL REINTEGRO DEI FONDI TAGLIATI

“La contrazione dell´impegno italiano potrebbe essere interpretato come un segnale negativo di ridimensionamento dell´interesse del nostro Paese verso l´America Latina”

Roma, 14 dicembre 2010

Con una interrogazione al Ministro degli Esteri On. Franco Frattini, firmata anche dai colleghi Bucchino, Garavini, Fedi e Narducci, l´On. Fabio Porta chiede il ripristino dei fondi che in questi anni hanno consentito il regolare funzionamento di uno dei principali strumenti della politica estera italiana verso l´America Latina: l´Istituto Italo-Latinoamericano (IILA).

“Proprio nel momento in cui tutti i Paesi latino-americani stanno sostenendo con convinzione questo vero e proprio ´fiore all´occhiello´ nella politica internazionale dell´Italia – ha dichiarato l´On. Porta – sarebbe un controsenso autolesionista e contraddittorio la riduzione drastica del contributo che il governo ha sempre assicurato a tale Istituto.”

Ecco, di seguito, il testo dell´interrogazione:

“Con un trattato internazionale del 1966 tra il Governo italiano e i Governi dei Paesi dell´America latina è stato costituito l´Istituto Italo-Latino Americano (IILA) con il compito di svolgere una funzione di conoscenza e di collegamento con la regione latinoamericana;

nel corso degli anni, l´attività dell´istituto si è sviluppata e articolata nel campo culturale, in quello socio-economico e in quello tecnico-scientifico mediante numerosi progetti che hanno interessato di fatto tutti i Paesi dell´America Latina;

la presenza italiana in America Latina, anche grazie al radicamento di consistenti comunità d´origine e alla rilevanza crescente delle attività economiche, commerciali e professionali in quell´area, si è andata progressivamente rafforzando a partire dal 2006;

l´Italia organizza con cadenza biennale la Conferenza nazionale Italia-America Latina, che nel 2011 giungerà alla quinta edizione, con l´obiettivo di migliorare le relazioni economiche e culturali bilaterali e multilaterali, che nell´IILA trovano uno degli strumenti di promozione e di sviluppo;

l´articolo 9 del trattato istitutivo prevede che l´IILA sia annualmente finanziato con una quota ordinaria di tutti gli Stati membri e con una quota speciale dell´Italia, a cui spetta anche l´onere di mettere a disposizione i locali idonei allo svolgimento delle attività di istituto;

il contributo dell´Italia, che nel 1995 è stato di 8 miliardi di lire, di cui 3 per la sede, è sceso progressivamente fino ai 2.359.764 euro dell´anno corrente, di cui 820.000 per la sede, con la realistica prospettiva di un´ulteriore riduzione del 10 per cento per il 2011, che porterebbe la dotazione complessiva a 2.100.000 euro;

la riduzione del sostegno italiano ha comportato una serie di trasferimenti della sede, che è passata dagli iniziali 12.000 metri quadri del Palazzo della civiltà del lavoro, ai 3.500 attuali in una zona del centro storico, e si ridurrà ulteriormente di qui a breve;

al di là delle concrete difficoltà operative, la contrazione dell´impegno italiano potrebbe essere interpretato come un segnale negativo, di ridimensionamento dell´interesse del nostro Paese verso una regione nella quale sono vivi e persistenti i legami storici e culturali e che nell´attuale congiuntura mondiale presenta indici di sviluppo positivi -:

CHIEDIAMO

se, in coerenza con le affermazioni rese dal Ministro degli affari esteri, per il quale «l´IILA rappresenta un prezioso strumento operativo», non si ritenga di disporre, almeno la conferma del livello di contribuzione del corrente anno e per gli anni successivi la reintegrazione di una parte delle risorse venute a mancare negli ultimi anni.”

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