La finanziaria alla Camera.

Gli eletti all´estero del PD: le logiche di maggioranza annullano una possibilità di miglioramento per gli italiani all´estero.

parlamento-italiano

Roma 11/12/2009

“Gli italiani all´estero sono stati finalmente oggetto di viva attenzione e di intenso confronto politico in occasione della discussione sulla Finanziaria 2010 che si sta svolgendo in queste ore alla Camera dei deputati”. Così i deputati del Pd eletti all´estero, Gino Bucchino, Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini, Franco Narducci e Fabio Porta, in merito all´ampio dibattito svolto quest´oggi in Aula nato dalla presentazione dell´emendamento dell´on. Fedi mirante ad integrare con sei milioni di euro l´assistenza diretta a sostegno dei connazionali, soprattutto anziani, che versano in condizioni di indigenza.

La discussione, rilevano i deputati, “ha fatto da detonatore di un dibattito che si è ben presto allargato a molti deputati, tra i quali lo stesso responsabile Esteri del PD on. Piero Fassino, e a quasi tutti i gruppi parlamentari. La proposta è stata fatta propria, oltre che da esponenti del PD, da quelli dell´Unione di Centro e dell´Italia dei Valori e ha creato un evidente imbarazzo in alcuni settori della stessa maggioranza, tant´è che l´on. Gennaro Malgieri ha aggiunto la sua adesione e il responsabile per gli italiani nel mondo del PDL, on. Aldo Di Biagio, assieme al presidente del Comitato degli italiani all´estero, on. Zacchera, si è distinto con un voto di astensione dal suo gruppo. Nel tentativo di evitare il moltiplicarsi delle posizioni a favore dell´emendamento – commentano – il relatore di maggioranza, on. Corsaro, con uno sgangherato intervento ha tacciato di strumentalità una proposta della cui necessità e urgenza tutti sono convinti, eccetto i cani da guardia della politica finanziaria del governo Berlusconi. L´imbarazzo per una posizione obiettivamente insostenibile ha indotto diversi esponenti del centrodestra a rivendicare vecchi titoli e appartenenze, per eludere una scelta che invece è di oggi ed è netta: o a favore o contro gli interessi più diretti degli italiani estero”.

“Alla prova dei fatti – si legge nella nota congiunta dei deputati Pd – anche se la maggioranza ha perduto per strada alcuni consensi, l´emendamento è stato respinto dalla maggioranza, anche col voto di qualche eletto all´estero come l´on. Amato Berardi, che deve ora spiegare a chi aspetta, soprattutto in America Latina, un atto di solidarietà quale rischio di destabilizzazione delle finanze dello Stato comportasse il recupero di sei milioni di euro. Ciò che resta è la passione civile che nell´aula parlamentare si è accesa intorno agli italiani all´estero e il palpabile disagio di continuare sulla strada di una politica di tagli e di disattenzione verso le nostre comunità”.

“Per quanto ci riguarda – assicurano – continueremo a cogliere ogni occasione per richiamare l´attenzione del Governo e del Parlamento sulle tematiche della grande comunità italiana nel mondo, con la speranza che le logiche di maggioranza cedano prima possibile il campo alle necessità obiettive dei cittadini e che la classe dirigente italiana riconosca quanto sia importante per il nostro Paese avere un rapporto positivo con chi guarda ancora a noi con interesse e speranza”

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