L’Italia torna a votare

Il governo di Mario Draghi cade a causa dell’irresponsabilità di alcuni partiti

Non era mai successo in oltre settanta anni di storia repubblicana: in Italia si voterà a ridosso delle vacanze estive e a pochi mesi dell’approvazione della legge di bilancio, il principale passaggio parlamentare previsto per l’ultimo trimestre dell’anno. Di per sé ciò è indicativo dell’anomalia di una elezione anticipata che cade a meno di sei mesi dal completamento naturale della legislatura, previsto per il maggio del prossimo anno, e soprattutto nel bel mezzo di una drammatica guerra nel cuore dell’Europa e mentre l’Italia cerca di uscire non senza difficoltà dalla pandemia utilizzando le grandi risorse ottenute dall’Europa.

Incomprensibile, quindi, alla maggioranza degli italiani e di coloro che dall’estero osservano questa crisi che priva l’Italia della personalità più stimata e autorevole sul piano interno quanto internazionale: Mario Draghi.

All’origine di questa crisi, purtroppo, stanno i calcoli egoistici ed elettorali di alcuni partiti: in primo luogo del Movimento 5 Stelle che entrato in Parlamento come forza politica maggioritaria e dopo avere governato prima con la destra e poi con la sinistra vedeva diminuire di settimana in settimana il grande consenso avuto nel 2018, ragione per cui ha pensato che un ritorno all’opposizione dura e pura potesse rendergli qualche punto percentuale prima della definitiva sparizione; un calcolo elettorale analogo ha fatto la destra di Matteo Salvini, che ha pensato “bene” di raggiungere all’opposizione l’estrema destra di Giorgia Meloni con la sorprendente accondiscendenza del partito di Berlusconi che questa volta ha messo da parte la sua tradizionale moderazione a beneficio di qualche posto in più nel prossimo Parlamento.

L’unico grande partito rimasto a sostegno del governo e contrario ad elezioni precipitate e affrettate è stato così il Partito Democratico di Enrico Letta, che oggi si presenta agli elettori con un’alleanza di centro-sinistra (i “democratici e progressisti”) in grado di competere alla destra trainata da Meloni e Salvini. Due leader che negli ultimi anni si sono caratterizzati per il loro crescente anti-europeismo, per aver fomentato spesso sentimenti xenofobi e per la propaganda sovranista e populista alla base dei loro programmi.

Per la prima volta gli italiani del Brasile rischiano di non avere rappresentanza in Parlamento

Anche i sei milioni di italiani che vivono nel mondo saranno chiamati a partecipare al voto; si tratterà per noi di un’elezione ancora più importante e delicata di quelle degli anni scorsi, e ciò perché a seguito della riduzione del numero dei parlamentari italiani in alcune ripartizioni elettorali (come il Sudamerica) eleggeremo la metà di deputati e senatori, con il forte rischio di non vedere più rappresentati in Parlamento importanti comunità italiane, prima tra tutte quella degli italiani in Brasile.

Per questo motivo l’imperativo principale, l’appello accorato che anche da questa colonna rivolgiamo a tutti gli elettori è quello di partecipare con convinzione a questa prossima importantissima scadenza elettorale, e di farlo senza esitazioni appena il plico con le schede di Camera e Senato arriverà nelle nostre case. Un dirittodovere, quello del voto, che costituisce l’espressione più alta di quella cittadinanza spesso evocata e non sempre praticata. Buon voto a tutti, quindi, per il bene dell’Italia e della sua bellissima comunità che vive nel mondo.

Fonte:

Piacere e condividere!