L’On. Porta a Palermo al Convegno sui 40 anni dell’USEF: “rilanciare l’associazionismo italiano nel mondo per difendere le conquiste dell’emigrazione”

Alla vigilia del dodicesimo congresso dell’Unione Siciliana Emigrati e Famiglie il parlamentare del Partito Democratico invita l’associazione a puntare su rinnovamento e innovazione

Roma, 22 aprile 2010

Arrivato a Palermo direttamente dal Sudamerica, l’On. Fabio Porta non ha voluto mancare all’appuntamento organizzato presso la “Sala Gialla” del Parlamento Siciliano a Palazzo dei Normanni per commemorare i quaranta anni dell’associazione siciliana.

“E’ per me una grande emozione poter condividere con voi questa giornata – ha esordito il Vice Presidente del Comitato permanente della Camera sugli italiani all’estero – anche perché sono l’unico deputato eletto all’estero nato in Sicilia: una regione di sei milioni di abitanti che oggi può contare su un numero almeno tre volte più grande di discendenti sparsi in tutto il mondo !”

Riferendosi poi al difficile momento politico, con particolare riferimento ai ripetuti tagli a tutti i capitoli di bilancio relativi alle collettività italiane all’estero, l’On. Porta ha commentato “il paradosso secondo il quale proprio nel momento in cui con il voto e l’elezione dei loro rappresentanti in Parlamento ottenevano la risposta alla loro più grande rivendicazione gli emigrati hanno iniziato ad assistere ad un attacco sempre più serrato e sistematico ad una lunga serie di conquiste ottenute nel passato: assistenza sociale, corsi di lingua e cultura italiana, stampa italiana all’estero, sistema di rappresentanza”. Proprio per questi motivi, secondo il deputato eletto in America Meridionale, “sarebbe un errore pensare che i diciotto parlamentari da soli, anche se uniti, saranno in grado di contrastare in maniera adeguata tale preoccupante e perdurante offensiva: è vitale e necessario il rilancio e quindi il rinnovamento del mondo dell’associazionismo dell’emigrazione, a partire dal rafforzamento della presenza dei giovani non solo nelle attività ma nella direzione stessa di queste organizzazioni”.

“Insieme – ha continuato l’On. Porta – dobbiamo reagire all’attacco ai Comites e al Cgie che passa dall’antidemocratica sospensione del diritto di votare e rinnovare questi organismi oltre che dalle note proposte di legge che vogliono depotenziarne e mortificarne l’operato”.

Secondo l’esponente del PD non si tratterebbe soltanto di un problema di risorse: “Sono convinto che il problema sia politico e prima ancora culturale: l’Italia sta dimenticando e quindi cancellando una delle pagine più importanti dei suoi 150 anni di storia ed è anche per questo che ho presentato una proposta di legge per introdurre nelle scuole italiane l’insegnamento della storia delle migrazioni”.

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