“Il dovere di rispondere con impegni concreti e non con dichiarazioni formali a chi ancora oggi muore di fame!”. Sul banco degli imputati il governo italiano e il silenzio dei grandi.
Roma, 17 novembre 2009
L’On. Fabio Porta, deputato eletto all’estero nelle file del Partito Democratico, era uno dei pochissimi politici italiani presenti al forum dei parlamentari riunitosi presso il Palazzo di Montecitorio in occasione del vertice della FAO a Roma.
I lavori del Forum sono stati aperti dal Presidente della Camera Gianfranco Fini e dal Direttore Generale della FAO Jacques Diouf; presenti anche il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti ed il Ministro degli Esteri Franco Frattini.
“Faccio mie modestamente – da dichiarato l’On. Porta – le parole di una persona che in questi anni ho imparato a conoscere e a stimare per la sua saggezza e lungimiranza politica, la Presidente del Cile Michelle Bachelet, che sostiene che dopo aver speso miliardi di dollari per evitare il collasso economico sia adesso necessario uno sforzo simile per evitare un collasso sociale”.
“I grandi del mondo – secondo il parlamentare del PD – non si sono fatti vedere al vertice e questo, unitamente alla mancanza di impegni precisi in materia di risorse finanziarie da destinare alla lotta contro la fame, non è stato certo un indicatore positivo e che fa ben sperare”.
“In questo quadro anche l’Italia, al di là di tante belle dichiarazioni di principio, continua ad essere uno dei ‘fanalini di coda’ negli aiuti allo sviluppo; su questi temi – prosegue il deputato eletto in America Meridionale – continuerò insieme al mio gruppo parlamentare a dare battaglia in Commissione Esteri e in Parlamento per il ripristino di un livello minimo dignitoso di sostegno alla cooperazione internazionale”
“Questo scenario – conclude l’ On. Porta – non depone bene a favore del successo dell’ importantissimo e delicatissimo prossimo vertice di Copenaghen sull’ambiente in programma per il mese prossimo; difesa dell’ambiente e lotta alla fame sono infatti le due facce della stessa medaglia nella costruzione di un futuro più giusto e sostenibile”