L’on. Porta (PD) interviene in parlamento nel dibattito sui flussi di immigrati provenienti dalla Libia

“Alla vigilia della visita del Presidente Monti in Libia il dibattito alla Camera dei Deputati sulla gestione dei flussi migratori e la revisione del trattato di amicizia tra i due Paesi”.

Intervenendo in aula, a nome del Partito Democratico, nel corso della discussione generale sulle mozioni presentate da diversi gruppi parlamentari in merito alla cooperazione bilaterale sulla gestione dei flussi migratori originati dalla Libia durante il recente conflitto, l’On. Fabio Porta ha svolto un’attenta e articolata riflessione sullo stato dei rapporti italo-libici alla vigilia della visita a Tripoli del Presidente del Consiglio Mario Monti.

Secondo il deputato del PD sarebbe un errore ridurre questa discussione “alla tematica dell’immigrazione e della cooperazione nella gestione dei flussi. Tematica senza dubbio centrale, nevralgica e delicata, ma che va inserita nel contesto più ampio di quella crisi e  dell’importante valenza politico-strategica dei rapporti italo-libici e quindi della presenza del nostro Paese in Libia: una presenza decisiva per affermare il protagonismo italiano nell’area mediterranea, a partire dall’opportuno sostegno alla “primavera araba” e alle nascenti democrazie della regione”.

“La questione dell’immigrazione – secondo il componente della Commissione Esteri della Camera – non deve essere trattata in maniera miope, come semplice esigenza di liberarsi dei profughi e dei rifugiati, che l’Italia ha accolto nei mesi di guerra e di rivoluzioni che sconvolgevano il Maghreb. Il rapporto tra i nostri popoli e tra i nostri Stati – ha continuato il parlamentare democratico – passa inevitabilmente da una regolamentazione giusta, rispettosa dei diritti dell’uomo e delle convenzioni internazionali dei nostri cittadini e dei migranti che arrivano nei nostri Paesi “.

“E’ evidente – ha aggiunto l’On. Porta – che la nuova situazione politica ci impone di riadattare il testo del Trattato di amicizia, per migliorarlo ulteriormente e risolvere i dubbi che le sue parti più sensibili avevano sollevato”. “La ritrovata autorevolezza del nostro Paese sulla scena europea e mondiale – ha concluso il parlamentare riferendosi anche alla prossima visita di Monti in Libia – ci impone un supplemento di responsabilità, fatto di saggezza e lungimiranza: interrogarsi sugli scenari possibili è auspicabile e persino doveroso nella misura in cui ciò possa contribuire a ridurre il tasso di improvvisazione nella gestione della delicata vicenda dei flussi migratori provenienti dalla Libia.  Solo in questa prospettiva questo nostro dibattito in Parlamento potrà rivelarsi utile e significativo”.

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