Parlamentari del PD Estero: “Monitorare i tempi di rilascio dei passaporti e superare le crescenti difficoltà per i connazionali”

Roma, 13 aprile 2011

“I disagi e le difficoltà che i nostri connazionali incontrano nel rapporto con i consolati, anche per il disbrigo delle pratiche più semplici, crescono in modo esponenziale. Le nostre caselle di posta elettronica ogni giorno sono piene di denuncie e sollecitazioni per i ritardi e le disfunzioni che i nostri concittadini incontrano”. Lo affermano i parlamentari del PD eletti nella Circoscrizione Estero Bucchino, Porta, Garavini, Fedi e Farina, che hanno presentato su questo un’interrogazione a risposta scritta al Ministro degli Esteri.

“La diminuzione del numero dei consolati e la rarefazione degli uffici consolari di seconda categoria, da noi più volte denunciate, combinate con il progressivo prosciugamento di personale, stanno dando il loro frutto avvelenato. E questo accade proprio mentre alcune procedure, come quelle relative ai passaporti, sono rese più complicate per motivi di sicurezza e per altre ragioni. Riuscire a superare il silenzio dei centralini telefonici e provare a fissare un appuntamento con gli addetti ai servizi sono ormai imprese avventurose.

Per superare un atteggiamento di pura se pur legittima lamentela – dicono i parlamentari del PD – abbiamo cercato di mettere a fuoco la situazione su alcuni precisi adempimenti, come il rilascio dei passaporti e delle carte di identità, per il quale è forte l’interesse dei nostri connazionali. In essa chiediamo, in particolare, che il Ministro degli Esteri proceda ad un monitoraggio preciso della situazione e fornisca un quadro dei tempi medi di rilascio e delle misure di accelerazione che s’intendano adottare. In più, proponiamo di rendere sistematica la prassi del funzionario itinerante per la raccolta delle impronte digitali, soprattutto nelle realtà in cui consistenti comunità di italiani risiedono a centinaia di chilometri di distanza dalla sede consolare. Magari rivedendo anche la normativa che ha tolto agli uffici consolari di seconda categoria alcune prerogative in questo campo.

Se è vero che i soldi mancano – concludono i presentatori dell’interrogazione – ci auguriamo che non manchino il buon senso e l’impegno per non alzare altri steccati verso le nostre comunità”.

Bucchino, Porta, Garavini, Fedi, Farina

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