A Perugia il Consiglio Regionale per l’Emigrazione e la FILEF hanno promosso una tavola rotonda sull’insegnamento della storia delle migrazioni nelle scuole italiane

L’On. Fabio Porta (PD), primo firmatario della proposta di legge e un rappresentante dell’On. Aldo Di Biagio (PDL), ne hanno discusso con esperti e addetti ai lavori, tra cui l’Assessore Regionale all’Istruzione, Maria Prodi e il Coordinatore della FILEF, Rodolfo Ricci.

Roma, 24 novembre 2009

“E’ giunto il momento di approvare in Parlamento la legge che introduce in tutte le scuole pubbliche italiane l’insegnamento multidisciplinare dei fenomeni migratori, con riferimento alla lunga storia della nostra emigrazione ma anche ai flussi di immigrati che continuano ad arrivare in Italia”: e’ stata questa l’unanime conclusione della tavola rotonda organizzata a Perugia dal Consiglio Regionale dell’Emigrazione in collaborazione con la FILEF nazionale, con la partecipazione dell’On. Porta, del dott. Vecchi (in rappresentanza dell’On. Di Biagio), dell’Assessore all’Istruzione Prodi, del Coordinatore Nazionale FILEF Ricci, del Direttore dell’ISUC Sorbini e del Presidente del CRE-Umbria Lupini.

L’On. Fabio Porta, primo firmatario della proposta di legge, ha evidenziato come “il disegno di legge conta con il sostegno bipartisan di deputati della maggioranza e dell’opposizione; oltre ai miei colleghi del PD eletti all’estero Bucchino, Farina, Fedi, Garavini e Narducci, la legge è stata infatti firmata da importanti esponenti della PDL come Aldo Di Biagio e Marco Zacchera: spero che questo sostegno non sia soltanto formale ma sostanziale – ha aggiunto il Vice Presidente del Comitato permanente della Camera sugli italiani all’estero – anche perché si tratta di un provvedimento che risponde ad una antica quanto forte richiesta delle nostre comunità che vivono in tutto il mondo, che rivendicano anche in questo modo un loro ruolo nella formazione socio-culturale delle giovani generazioni del Paese”.

“Un insegnamento multidisciplinare – ha proseguito il presentatore della legge – che darebbe il giusto rilievo a quello che forse è il maggior fenomeno sociale dei 150 anni di storia italiana; le scuole collaboreranno nell’ambito di questi progetti con le famiglie e le associazioni, partecipando anche ad uno specifico concorso e a dei gemellaggi con gli istituti scolastici dei Paesi dove grande e’ la presenza della nostra emigrazione”.

“Soltanto una grande mobilitazione da parte delle nostre collettività all’estero, unitamente alle associazioni e tutto il sistema di rappresentanza degli italiani nel mondo – continua l’On. Porta – potrà spingere il Parlamento a discutere e approvare il progetto; in questo sforzo sarà fondamentale il lavoro e l’impegno delle regioni che come l’Umbria già considerano prioritario l’inserimento di tale insegnamento nei programmi scolastici pubblici”.

“E’ anche una risposta – conclude il parlamentare – alla crescente disattenzione delle nostre istituzioni sulle problematiche degli italiani all’estero, come anche a chi ritiene che sia più urgente cambiare la legge sui Comites che non restituire dignità ai sessanta milioni di italo-discendenti nel mondo attraverso la valorizzazione del loro ruolo e della loro storia”.

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