Il Presidente del Comitato Permanente sugli Italiani nel Mondo e la Promozione del Sistema Paese della Camera dei Deputati interviene nel corso dell’audizione del Ministro degli Esteri in Parlamento.
Intervenendo nel corso dell’audizione del Ministro degli Affari Esteri Federica Mogherini alle Commissioni riunite di Camera e Senato, l’On. Fabio Porta ha apprezzato “l’atteggiamento di dialogo con il Parlamento e l’intenzione del Ministro di utilizzare un ‘metodo diverso da quello utilizzato finora’ in relazione alla riorganizzazione della rete diplomatico-consolare all’estero.”
“Questo processo, come già sottolineato dal senatore Tonini nel corso della prima parte dell’audizione, contiene luci ed ombre: ad un condivisibile riorientamento della rete consolare dall’Europa al resto del mondo non sembra infatti corrispondere un parallelo impegno nel mantenimento dei servizi ai connazionali di vecchie e nuova emigrazione; analogamente non capiamo perché il rapporto aperture/chiusure continua ad essere sbilanciato a favore di queste ultime, quando ci si aspetterebbe un sostanziale equilibrio tra i due processi.”
“Mentre apprezziamo i ‘due passi indietro’ fatti dal Ministero degli Esteri sulle ventilate chiusure dei due importanti istituti di cultura di Stoccarda e Lione, chiederemmo al Ministro di fare ‘qualche passo in avanti’ in alcune direzioni: 1) Revisione (di concerto con il Parlamento) dei criteri della ‘spending review’ applicati alla rete diplomatico-consolare, con esclusione dai tagli degli istituti di cultura; 2) Azione (anche qui concordata con le due Camere) sul fronte delle ‘entrate’, a partire dal recupero di una parte importante degli introiti consolari e dall’introduzione di contributi sui servizi: risorse da re-investire nel rafforzamento della rete e nel miglioramento degli interventi a favore dei nostri connazionali; 3) Individuazione di nuovi strumenti per migliorare e rendere più capillare il servizio alle nostre collettività, a partire dalla stipula della convenzione attesa da anni tra il MAE e i patronati”.
Positivo, secondo l’On. Porta, anche “il nuovo atteggiamento di questo governo e del Ministro degli Esteri sul rilancio della politica estera dell’Italia verso i Paesi dell’America Latina”.
“Ho apprezzato il riferimento del Ministro a quest’area del mondo, tanto importante e strategica per l’Italia, e non solo per la presenza di grandissime collettività di origine italiana; in questo contesto la recente conferma di Donato Di Santo a Coordinatore delle Conferenze Italia-America Latina e l’attivo lavoro svolto in questi mesi dal Sottosegretario Giro confermano un’attenzione non casuale ma qualificata e destinata a consolidarsi nel tempo”.
Infine, il Venezuela. Secondo il parlamentare del Partito Democratico eletto in America Meridionale “bene ha fatto il Ministro a chiamare per consultazioni l’Ambasciatore italiano in Venezuela e venezuelano in Italia; positiva anche la presenza in questi giorni a Caracas e l’impegno del nostro governo per favorire il dialogo pacifico tra le parti, anche sostenendo lo sforzo diplomatico in atto da parte delle organizzazioni dei paesi latino-americani e dell’Unasur. Con questa stessa prospettiva di impegno – ha annunciato l’On. Porta – mi recherò la prossima settimana in Venezuela insieme ai colleghi parlamentari eletti in Sudamerica e successivamente proporrò alle Commissioni Esteri della Camera e del Senato un’apposita audizione con il governo e l’approvazione di una risoluzione che sostenga e dia continuità a questo sforzo parlamentare e di governo a favore del dialogo tra le parti e del rafforzamento del nostro rapporto con la grande collettività italiana ivi residente e con il Venezuela a tutti i livelli”
L’On. Porta ha infine dichiarato, a fine seduta, di ritenere importanti le parole contenute nella replica del Ministro Mogherini e soprattutto il suo annuncio di voler procedere speditamente ad una revisione dell’ISE (indennità del personale diplomatico all’estero) sulla base di parametri europei per giungere ad un risparmio complessivo di 108 milioni di euro in tre anni, così come richiesto dal Parlamento.