Porta: “La chiusura della RAI a Montevideo è un danno per gli interessi dell’Italia”

Interrogazione parlamentare dei deputati del PD per sollecitare un intervento immediato del Governo su RAI Corporation

“Nemmeno in occasione delle recenti consultazioni referendarie ai cittadini italiani all’estero sono state risparmiate osservazioni e prediche più o meno condite di paternalismo relativamente al fatto che essi intervengono con il loro voto nella vita politica italiana senza avere le conoscenze necessarie per decidere con cognizione di causa. Ebbene, tanto per aiutare a superare le difficoltà che si denunciano, RAI Corporation chiude la storica sede di Montevideo che per quasi mezzo secolo è stato il punto di irradiazione dell’informazione in italiano e sull’Italia per tutta l’America Latina”.

E’ quanto afferma l’on. Fabio Porta nell’annunciare un’interrogazione su questo argomento rivolta al Governo dai deputati del PD eletti all’estero.
“In parallelo, non si perde occasione per sottolineare il valore della diffusione della lingua italiana in una strategia di recupero delle nuove generazioni d’origine e per corrispondere alla loro richiesta di radici e di identità. E poi, con abbagliante coerenza e lungimiranza, si elimina un canale consolidato di trasmissione linguistica e culturale in uno dei bacini più grandi del mondo di iscritti all’AIRE e di italiani d’origine.

La RAI America Latina, con i suoi notiziari sull’Italia trasmessi in italiano, spagnolo e portoghese, distribuiti a circa cinquanta emittenti radiofoniche, realizzava una copertura di oltre trenta milioni di ascoltatori.

La chiusura è, dunque, un colpo gravissimo – un altro: la fantasia di questo governo nel creare disastri è veramente senza limiti – alla grande e attenta comunità italiana in Sud America, ma è anche un danno grave arrecato agli interessi del Paese. All’espansione dell’informazione italiana in quel contesto, infatti, si sono accompagnati l’insediamento e l’espansione produttiva e commerciale di alcune grandi aziende italiane, a partire dalla Pirelli e dalla FIAT. Oggi, il nostro Paese fa un passo indietro mentre il peso dell’economia dei paesi sudamericani, con il suo + 5% del PIL  a livello continentale, sta progressivamente crescendo su scala mondiale e il solo Brasile ha tassi di sviluppo superiori a quelli italiani.

Insomma, un atto suicida, determinato da quella specie di sindrome di auto annientamento che sembra guidare i passi del Governo nei confronti delle nostre comunità.

Per contrastare questa decisione – ha proseguito l’on. Porta – ho presentato al Ministro per lo Sviluppo economico, competente in materia di comunicazione, un’interrogazione nella quale chiedo al Governo di intervenire per salvaguardare gli interessi generali del Paese, prima ancora che le attese degli ascoltatori reali e potenziali. In essa, inoltre, chiedo di stabilire urgenti contatti con RAI Corporation per evitare che diecine di lavoratori di alta qualificazione siano dall’oggi al domani messi sul lastrico e che si disperda un consolidato patrimonio di relazioni e di professionalità, proprio mentre altri Paesi, come la Spagna e la Francia stanno aumentando i loro investimenti nell’area”.

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