Porta (PD): all’audizione dell’inps discussi i problemi previdenziali degli emigrati

Il Direttore Generale dell’INPS, dott. Mauro Nori, risponde ai quesiti posti dal Comitato Permanente Italiani nel mondo

Ha avuto luogo mercoledì 16 aprile presso il Comitato permanente della Camera dei deputati sugli italiani nel mondo l’Audizione dell’INPS. A rappresentare l’Istituto di previdenza erano presenti il Direttore Generale Mauro Nori e il Direttore Vicario Salvatore Ponticelli. Ha presieduto il presidente del Comitato On. Fabio Porta. Erano inoltre presenti i deputati eletti nella Circoscrizione Estero. Nella sua relazione il Direttore dell’Inps ha risposto ad una serie di quesiti relativi a problematiche che erano state segnalate all’Istituto in una dettagliata nota predisposta dal Comitato. Il Dott. Nori, tra le altre cose, ha annunciato la ricostituzione presso l’INPS della Direzione Centrale per le Convenzioni Internazionali, una iniziativa che dovrebbe conferire una maggiore efficacia alla trattazione delle pratiche in convenzione internazionale e quindi la realizzazione di un miglior sistema di tutela. Il Direttore generale non ha nascosto le difficoltà che ancora si manifestano, nonostante l’importante contributo dei patronati, nelle procedure di verifica dell’esistenza in vita dovute all’inesistenza di anagrafi estere consultabili e spesso anche alla scarsa collaborazione degli enti esteri. Sulla sanatoria per gli indebiti pensionistici è stato ovviamente ribadito che la decisione deve essere presa da Governo e Parlamento sulla base della volontà politica e della quantificazione dei costi che l’Istituto si è comunque impegnato a calcolare dietro formale richiesta. Il Direttore Nori si è anche espresso sul problema della “pesificazione” dei pagamenti in euro in Argentina argomentando che dipende da una normativa valutaria interna dello Stato dell’America Latina che purtroppo per i nostri pensionati spesso si trasforma in una tassa aggiuntiva. Rispetto alla necessità di ridurre i tempi di trattazione delle pratiche in regime internazionale, se da una parte – ha sostenuto Nori – sono stati fatti notevoli progressi in Europa con l’avvio degli scambi telematici e l’eliminazione del cartaceo, con i Paesi extracomunitari,  persistono ancora resistenze e problemi di difficile soluzione anche se con Stati Uniti e Canada si spera di arrivare in tempi brevi a degli accordi.  I rappresentanti dell’INPS hanno inoltre rilevato come sarebbe utile ed equo stipulare accordi bilaterali di sicurezza sociale con i Paesi di maggiore immigrazione in Italia, come Marocco, Egitto, Filippine, che potrebbero beneficiare migliaia di lavoratori.

L’audizione, che è stata sospesa anzitempo a causa di impegni improrogabili dei parlamentari, è stata aggiornata a data da stabilire per permettere ai parlamentari di intervenire, chiedere chiarimenti e fare eventuali solleciti sulle questioni che maggiormente attengono alla tutela dei diritti socio-previdenziali delle nostre comunità residenti all’estero.

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