Porta (PD): “il Governo Brasiliano rallenta l’applicazione dell’accordo per il reciproco riconoscimento delle patenti di guida”

Roma, 16 febbraio 2017

COMUNICATO STAMPA

Il parlamentare del Partito Democratico aveva interrogato il Governo italiano, che ha confermato le resistenze e i ritardi della controparte brasiliana

“Il Brasile non risulta sino ad oggi aver ratificato l’accordo in quanto apparirebbe necessario un passaggio parlamentare”: è quanto ha riferito oggi alla Camera dei Deputati il Sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova, in risposta alla interrogazione urgente presentata presso la Commissione Esteri dall’On. Fabio Porta.

“L’Italia – ha dichiarato Fabio Porta – dopo aver sottoscritto con il Brasile nel novembre scorso l’accordo operativo in questa materia, ha terminato nel dicembre del 2016 tutte le procedure inerenti all’iter della ratifica di questo importante accordo”.

“Per il governo e il Parlamento italiano – continua Porta – non è necessario, vista la natura dell’accordo, procedere ad una ratifica parlamentare”; “non capiamo perché tale esigenza venga invece posta dal Brasile, trattandosi di un accordo bilaterale che addirittura rientrava nei punti dell’accordo strategico che i governi dei due Paesi avevano siglato nel lontano 2010”.

“Essendomi personalmente e assiduamente impegnato in prima persona nel corso di questi anni per arrivare presto alla piena operatività dell’accordo, ritengo altrettanto doveroso spiegare ai cittadini italiani  e brasiliani le reali cause di questo ritardo”,  tiene a precisare il deputato eletto in Sudamerica.

“A questo punto mi impegnerò, insieme ai colleghi deputati e senatori, per sollecitare non solo il governo italiano ma anche le autorità brasiliane a livello di governo e di Parlamento per evitare la eventualità di questo passaggio parlamentare in Brasile e definire presto invece le modalità operative che permettano al DETRAN brasiliano e alla Motorizzazione Civile italiana di fornire agli utenti tutte le informazioni necessarie circa l’applicazione dell’accordo”.

 

 

 

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