Porta (PD): per “gli altamente qualificati” di paesi terzi più semplice entrare e lavorare in Italia

Diventano più semplici, attrattive ed efficaci per i lavoratori altamente qualificati provenienti da Paesi terzi (quindi da Paesi extracomunitari) le condizioni di ingresso e di soggiorno in Italia.

Il Consiglio dei ministri ha approvato pochi giorni fa un importante decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2021/1883 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 ottobre 2021, sulle procedure da applicare ai cittadini extracomunitari i quali intendano svolgere lavori altamente qualificati nel nostro Paese.

La direttiva promuove un regime più attrattivo ed efficace per i lavoratori altamente qualificati provenienti da Paesi terzi, ampliando l’ambito di applicazione soggettiva e prevedendo procedure più rapide, criteri di ammissione flessibili e inclusivi, al fine di favorire una mobilità più agevole all’interno dell’Unione.

Nel comunicato stampa n. 43 del 17 luglio scorso diffuso dal Consiglio dei ministri vengono segnalate in particolare le principali modifiche introdotte alla vigente normativa che è stata abolita.

Tra queste: la possibilità di rilasciare la carta blu UE anche ai lavoratori stagionali in possesso dei requisiti richiesti per i lavori altamente qualificati, considerati quindi al di fuori delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato per lavoro subordinato; la facilitazione per l’ingresso di dirigenti e specialisti operanti nei servizi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione; la promozione dell’imprenditorialità innovativa, consentendo ai cittadini stranieri con carta blu UE la possibilità di esercitare un’attività autonoma in parallelo a quella di lavoro subordinato; condizioni più favorevoli per il ricongiungimento familiare e per l’accesso al mercato del lavoro del coniuge e dei familiari del richiedente la carta blu UE.

La nuova direttiva modifica la direttiva (UE) 2016/801 relativa alle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di paesi terzi per motivi di ricerca, studio, tirocinio, volontariato, programmi di scambio di alunni o progetti educativi, e collocamento alla pari e abroga la direttiva originale relativa alla carta blu, ovvero la direttiva 2009/50/CE , a partire dal 19 novembre 2023.

La direttiva ha lo scopo di fornire all’Unione un programma di migrazione legale mirato, in grado di ovviare al problema delle carenze di competenze e di rendere più semplice per i professionisti altamente qualificati unirsi alla forza lavoro. La direttiva offre quindi all’Unione un quadro normativo e amministrativo per attrarre talenti, mentre i singoli Stati membri decidono quante persone ammettere al proprio mercato del lavoro.

Fonte: Ufficio Stampa On. Fabio Porta

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