Porta (PD):”Adeguare al più presto il cambio bolivar-euro delle pensioni percepite dagli italiani in Venezuela”

Da oltre un anno i pensionati italiani ricevono assegni con un valore ridotto del 60%

“Da oltre un anno i pensionati italiani residenti in Venezuela si vedono ridurre mensilmente il valore delle loro pensioni di oltre il 60%. E’ una situazione seria e non tollerabile, una vera ingiustizia”.

E’ quanto afferma l’On. Fabio Porta, presentando un’interrogazione rivolta al Ministro del Lavoro, con lo scopo di sollecitare un intervento risolutivo in tempi rapidi.

“Tutto dipende dal fatto che la Banca d’Italia, dalla fine del 2010, non aggiorna ufficialmente il tasso di cambio tra il bolivar e l’euro. Il governo venezuelano, infatti, da quella data ha annullato i cambi e unificato il rapporto bolivar-dollaro al tasso di 4,30. Di conseguenza il cambio bolivar-euro si è spostato automaticamente a 5,70. In mancanza dell’ufficializzazione di questo aggiornamento da parte della Banca d’Italia, l’INPS continua a erogare assegni pensionistici al cambio di 3,50, in vigore nel 2010, senza tener conto dei mutamenti nel frattempo intervenuti.

Per questo – prosegue l’On. Porta – ho presentato un’interrogazione a risposta scritta, assieme ai colleghi Bucchino, Fedi e Garavini, affinché il governo faccia presente alla Banca d’Italia le conseguenze obiettivamente inique derivanti da questo ritardo.

Senza ledere l’autonomia dell’istituto, è necessario che qualcuno si assuma la responsabilità di rappresentare le serie conseguenze di ordine sociale che derivano da questo prolungato ritardo nella ufficializzazione dei rapporti di cambio.

Mi auguro che una soluzione così semplice ed attesa possa arrivare in breve tempo”.

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