Il deputato eletto nella Circoscrizione estero – America Meridionale intende risolvere uno dei problemi più sentiti dai pensionati italiani all’estero
L’On. Fabio Porta ha presentato una proposta di legge che si prefigge l’obiettivo di risolvere definitivamente uno dei problemi degli italiani residenti all’estero più sentiti ma più ignorati: quello degli indebiti pensionistici e delle loro cause.
La proposta presentata dal deputato del PD eletto nella Circoscrizione Estero, Ripartizione America Meridionale, intende equiparare i pensionati residenti all’estero ai pensionati residenti in Italia in materia di frequenza delle rilevazioni reddituali per eliminare alla fonte l’annoso problema della costituzione degli indebiti a carico dei pensionati residenti all’estero. La proposta di legge prevede che sia introdotta, tramite lo strumento legislativo, la sistematizzazione della cadenza annuale delle rilevazioni reddituali ai fini dell’erogazione delle prestazioni pensionistiche legate ai limiti di reddito anche per i pensionati italiani residenti all’estero (l’Inps ha in effetti negli ultimi anni cominciato a farlo ma non e’ obbligato dalla legge). L’intervento prospettato eliminerebbe così alla fonte le cause che provocano l’insorgere delle situazioni debitorie che da anni stanno affliggendo i nostri connazionali residenti all’estero; di norma si tratta, infatti, di indebiti che si sono costituiti a causa dei ritardi con cui l’Istituto ha acquisito le informazioni reddituali dei pensionati residenti all’estero e ha effettuato la ricostituzione delle prestazioni.
Contestualmente alla rilevazione annuale delle situazioni reddituali la proposta di legge intende introdurre una sanatoria per tutte le situazioni di indebito pregresse fino al 31 dicembre 2012. Una richiesta prioritaria e urgente avanzata da anni dalle nostre collettività residenti all’estero è infatti quella di una sanatoria degli indebiti pensionistici. Come è oramai noto si tratta di indebiti che si sono costituiti perché i nostri connazionali hanno nel tempo riscosso importi pensionistici superiori al dovuto a causa del ritardo con cui l’Inps ha acquisito le informazioni reddituali degli interessati, e quindi effettuato il ricalcolo delle prestazioni legate al reddito (trattamento minimo, maggiorazioni sociali, assegni familiari). Va precisato che i ritardi dell’Inps sono la conseguenza della farraginosità e della sporadicità con le quali sono stati negli anni effettuati gli accertamenti reddituali dei pensionati residenti all’estero e del complicato iter procedurale che queste rilevazioni comportano. In Italia invece le campagne reddituali devono essere e vengono effettuate ogni anno. Gli importi da restituire variano da poche centinaia ad alcune migliaia di euro: l’impatto economico, umano e psicologico sui pensionati i quali ricevono le lettere di recupero da parte dell’’Inps è devastante, considerate le precarie condizioni economiche degli interessati (aventi diritto a prestazioni legate al basso reddito) e soprattutto la loro totale buona fede che esclude la presenza di dolo.
L’On. Porta ritiene non solo necessario ma improcrastinabile l’approvazione del provvedimento da lui proposto che sani il pregresso e metta le basi per risolvere il problema alla fonte attraverso l’attivazione di procedure di rilevazione reddituale con cadenza annuale.
In particolare, l’articolo 2 della proposta di legge prevede la sanatoria integrale dell’indebito pensionistico qualora i soggetti interessati abbiano percepito, nell’anno 2012, un reddito personale, prodotto in Italia o all’estero, imponibile, ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, di importo pari o inferiore a 9.370,34 euro. Si tratta del limite reddituale per il 2012 al di sotto del quale viene concessa la somma aggiuntiva alle pensioni basse stabilita dall’articolo 5 del decreto-legge n. 81 del 2007, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 127 del 2007. La proposta prevede inoltre un condono parziale in caso di superamento del reddito e particolari modalità per il recupero degli indebiti che non penalizzino i pensionati meno abbienti.