“Sul ‘caso Battisti’ si danno lezioni di civiltà giuridica e si esige la certezza della pena; sul ‘processo breve’ si promuove un’amnistia generale dei reati per salvare Berlusconi dai processi”
Roma, 13 aprile 2011
Intervenendo in aula contro il cosiddetto “processo breve”, la norma che il centro-destra ha presentato per prescrivere migliaia di processi, garantendo l’impunità ad altrettanti imputati, l’On. Fabio Porta, parlamentare del Partito Democratico eletto nella Circoscrizione Estero e residente in Brasile, ha denunciato l’incoerenza e l’ipocrisia della maggioranza che sostiene il governo nell’approvazione di un provvedimento che mette in discussione lo stesso ordinamento giuridico che nel corso degli ultimi decenni ha permesso di lottare contro la mafia ed il terrorismo.
“Personalmente – ha esordito l’On. Porta nel corso del suo intervento – sono in grande imbarazzo e difficoltà anche rispetto ai tanti elettori della mia ripartizione elettorale, ai quali mi riesce difficile spiegare che lo stesso Parlamento che unitariamente si sta battendo da due anni per chiedere al Brasile il rientro in Italia del terrorista Cesare Battisti, si appresta ad approvare una norma che offende quella stessa cultura giuridica che non ci permette di dimenticare tali gravi atti”
“Come spiegare infatti – ha continuato il deputato del PD – che quegli stessi rappresentanti di governo che si ergono a difensori della giustizia dando ‘lezioni’ agli altri Paesi, calpestano e offendono continuamente i diritti elementari dei cittadini, approvando una ‘prescrizione breve’ che si tradurrà in una vergognosa amnistia di massa, caso unico in Europa, con il solo dichiarato scopo di salvare dai processi il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi?”.