Roma, 12 aprile 2016 – Ufficio Stampa On. Fabio Porta
Il deputato del Partito Democratico aveva chiesto al governo la destinazione dei 300 euro derivanti dalle domande di cittadinanza alla creazione di una ‘task force’ per azzerare in tempi brevi le lunghissime attese
Un altro passo nella direzione dell’eliminazione del pesante accumulo di domande di cittadinanza che, soprattutto in Brasile e Sudamerica, richiedono oggi tempi lunghissimi (spesso oltre dieci anni di attesa) per il loro riconoscimento.
In occasione dell’approvazione della legge di stabilità del 2016, il Presidente del Comitato per gli italiani nel mondo e la promozione del “Sistema Paese” della Camera dei Deputati aveva presentato un ordine del giorno che impegnava il governo italiano “a dare priorità nella destinazione delle risorse aggiuntive assegnate ai consolati al rafforzamento dei servizi consolari”, nonché a riassegnare ai consolati una parte delle risorse provenienti dal contributo dei 300 euro per le domande di cittadinanza “con l’esplicito mandato di assorbire le giacenze delle domande di cittadinanza accumulatesi negli anni”.
Il Ministro degli Esteri ha trasmesso pochi giorni fa all’On. Porta una relazione con la quale illustra in che maniera il governo sta dando attuazione agli impegni assunti ad attuazione dell’ordine del giorno.
“Il governo ci ha per la prima volta fornito un dato preciso su quanto è stato incassato dai consolati nel corso del 2015 in ragione del contributo dei 300 euro”, ha dichiarato Fabio Porta; “Si tratta di circa 10 milioni di euro che, secondo la relazione del Ministro, il governo è disponibile a trasferire agli Uffici consolari in proporzione a quanto incassato da ciascun ufficio consolare e con l’esplicito mandato di riassorbire le giacenze delle domande di cittadinanza.”
Per rendere concreto tale impegno, secondo il deputato eletto in America Meridionale, “sarà necessario intervenire sul Ministero dell’Economia affinché renda automatico e costante questo flusso di risorse verso i consolati”, e “sul Ministero degli Esteri affinché possa contrattare personale locale che, con la supervisione di personale di ruolo, sia destinato alla trattazione di queste giacenze, possibilmente attraverso la costituzione di una o più ‘task force’ adibite a questo scopo.”
“Il lavoro parlamentare e l’impegno politico – secondo il parlamentare del PD – iniziano a dare i frutti sperati e da tanto tempo attesi dalla nostra collettività”. “A seguito della petizione popolare e di un analogo ordine del giorno approvato dal CGIE (il Consiglio generale degli Italiani all’Estero) – continua Porta – il Sottosegretario con delega per gli italiani nel mondo Vincenzo Amendola si era già espresso in senso favorevole alla destinazione ai servizi consolari delle risorse acquisite dai consolati grazie alle percezioni e al contributo dei 300 euro”. “Oggi – conclude il deputato – anche il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni con questa mota trasmessa dall’Ufficio rapporti con il Parlamento del suo gabinetto conferma la disponibilità del governo ad attuare il mio ordine del giorno e a porre fine in tempi rapidi alle lunghissime attese per il riconoscimento delle domande di cittadinanza.”