Task force: i dati forniti dal MAE confermano che in Brasile l’operazione non ha ottenuto i risultati attesi.

L’On. Porta ribadisce le preoccupazioni espresse nella sua interrogazione al Ministro degli Esteri

Roma, 30 aprile 2010

I dati forniti dal Direttore Generale per gli italiani nel mondo del Ministero degli Esteri, Ministro Carla Zuppetti, confermano secondo il Vice Presidente del Comitato permanente della Camera dei Deputati sugli italiani all’estero le preoccupazioni espresse attraverso una apposita interrogazione parlamentare presentata pochi giorni fa.

“Le tabelle fornite dal Ministero confermano e anzi rafforzano la mia denuncia: nonostante la ‘task force’ fosse stata pensata e finanziata per ridurre il grande arretrato di domande per il riconoscimento della cittadinanza italiana (soprattutto in Brasile) oggi la situazione continua grave e gli squilibri causati dalla concentrazione dell’arretrato si sono semmai acuiti”.

“Altro che cattiva interpretazione dei dati ! – aggiunge il parlamentare eletto in America Meridionale – I consolati italiani in Argentina hanno evaso quasi l’80% delle istanze individuali giacenti al 31 dicembre del 2008, mentre le rispettive rappresentanze consolari in Brasile non sono state in grado alla stessa data di eliminare nemmeno il 30% dell’arretrato”.

“Ad ogni ‘nuovo cittadino’ italiano in Brasile ne corrispondono due in Argentina, a conferma del divario in crescita tra i due grandi Paesi sudamericani in relazione alla collettività di origine italiana”.

“L’operazione ‘task force’ per essere efficace – continua il deputato – deve concentrarsi e affrontare le situazioni più complesse e difficilmente risolvibili con l’ordinaria amministrazione, oggi non più in grado nemmeno di garantire servizi efficienti e adeguati a quella che si potrebbe considerare la più grande comunità di italo-discendenti al mondo.”

“Nel corso della recente riunione dell’Intercomites a Brasilia e del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero a Roma avevo rinnovato tale appello e ribadito la mia forte preoccupazione sull’andamento dell’operazione e sulla lentezza dei suoi risultati in Brasile. Se non si procede immediatamente al rifinanziamento dei contratti per i digitatori nei consolati dove maggiormente si concentra l’accumulo di pratiche avremo perso del tempo e delle risorse preziose”.

“Tutto ciò – secondo l’On. Porta – in un clima generale di crescente insofferenza verso la cittadinanza ‘ius sanguinis’, che i nostri consolati in Sudamerica asfissiati dalle crescenti difficoltà economiche vedono sempre più come un inutile carico di lavoro e non come una possibile opportunità di rafforzamento strategico della nostra presenza nel continente”.

“Un clima che le ripetute dichiarazioni del Sottosegretario Mantica, sempre pronto a irridere e denigrare la pressante richiesta di cittadinanza proveniente dagli italo-discendenti, ha contribuito a peggiorare – conclude il deputato del PD – non aiutando certo né il positivo completamento dell’operazione task force né l’avvio di una serena e costruttiva discussione sulla nuova legge della cittadinanza che dovrebbe essere in grado di conciliare in forma moderna, armonica e intelligente lo ‘ius sanguinis’ con lo ´ius solis´ “.

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